Nel gioco degli scacchi il cavallo gode di una particolare proprietà, quella di scartare lateralmente effettuando un vero e proprio salto nel muoversi; in questo modo può scavalcare i pezzi avversari aggirandoli, o raggirandoli.
Il risultato dipende da molte variabili, non ultime la preparazione tecnica del giocatore che la mossa del cavallo effettua e, soprattutto, dalle capacità di “leggere” la scacchiera da parte di chi sta dall’altra parte del tavolo; così che a volte il cavallo spariglia la partita e a volte invece è solo la mossa della disperazione.
E che la nomina, come leggiamo su quotidiano sanità, di un medico di famiglia a rappresentante della regione Emilia Romagna nella Sisac sia un tentativo di mossa del cavallo non c’e’ dubbio. Dichiara l’assessore Venturi: “La nomina testimonia quanto la nostra regione creda nella valorizzazione e nella centralità del medico di famiglia”
Già, ma di quale tipo di medico di famiglia?
Scorrendo il pedigree del cavallo mosso, e delle ultime sue corse, si evidenzia che è lo stesso che, a solo nome Snami, ha firmato l’accordo integrativo locale di Ferrara a “sostituzione” di quello valido e vigente successivamente “ritirato” dall’ASL stessa.
Lo ritroviamo poi ultras sostenitore della visione dell’assessorato regionale emiliano romagnolo circa le Case della Salute e, perché no, anche dell’imposizione del software unico.
Sorge allora spontanea la considerazione che alla dichiarazione assessorile su citata manchi la postilla “se la pensa come me”.
Al protagonista del libro di Andrea Camilleri La mossa del cavallo, l’azzardo riesce; ma si tratta di un libro e l’autore è Camilleri.
Il Segretario Generale Regionale Fimmg Emilia Romagna
Dott. Renzo Le Pera